Del Brasile si sa poco o niente, dal Brasile giungono poche notizie sui media ufficiali e per capire quello che sta accadendo in quella nazione, mettendola a rischio, bisogna avere qualche conoscenza, qualche amico che riesca a passare video, audio, informazioni superando una fitta censura messa in atto dal Governo della Repubblica Federale.
Mentre vi scriviamo le cifre ufficiali del Ministero della Salute parlano di 271.628 casi registrati di Coronavirus quindi il Brasile è in questo momento il terzo paese al mondo per numero di positivi al virus dopo Stati Uniti (1.528.566) e Russia (299.941) e già i morti hanno superato le 18 mila unità.
Ben presente è però il rischio che il Brasile diventi presto il paese con più contagiati al mondo perché il Governo sta effettuando pochissimi tamponi ma soprattutto il sistema sanitario nazionale è al collasso e si registrano, anche se appunto poco comunicati nel mondo, veri e proprio casi di rivolte negli ospedali da parte del personale sanitario.
Le nostre fonti ci parlano di Ospedali assaltati, di infermieri e medici che si rifiutano di lavorare perché lasciati allo sbando senza un minimo di precauzione e protezione.
Il Presidente Bolsonaro sembra disinteressato alla questione Covid ed è presente solo per reprime le rivolte e mettere un freno all’informazione.
Quello che ci chiediamo è se, una volta riaperte le frontiere, anche i cittadini brasiliani potranno muoversi liberamente, senza controllo in partenza, continuando così ad alimentare la propagazione e la vita del Covid 19?
Il rischio che il Brasile imploda è molto presente ma temiamo che questo causerebbe, a catena, una esplosione di contagio anche nei paesi vicini e, con la riapertura appunto dei voli intercontinentali, in tutto il mondo.
21 maggio 2020 Giorgio Gibertini
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