E passato quasi un anno da quell’evento che ha scatenato tutto il territorio dell’Italia, parliamo di Pontida
2019, quando, al termine della manifestazione più importante del Partito della Lega, il senatore Matteo
Salvini, invitò sul palco Greta, quella bambina restituita alla famiglia, all’appello “Mai più bambini rubati alle
famiglie”
Diverse testate giornalistiche si sono scatenate nelle più assurde improperie, circa le cause e l’esposizione
mediatica. Ma in realtà nessuno ha, davvero, colto nel segno. Non si sono risparmiate le calunnie e le
superficialità, dettate dai gusti partitici dei giornalisti. Nessuna remora, nessun buon gusto. Ma cos’è
accaduto in realtà a quella bimba? Lo chiediamo direttamente alla mamma, Sara De Ceglia, salita su quel
palco con la sua piccola.
Sara, che cosa è realmente successo, che ha causato l’allontanamento di Greta?
Questa storia ha dell’inverosimile. Da una relazione è nata mia figlia. L’unica vera gioia di quella relazione
tormentata, terminata appena un anno dopo la nascita di Greta. Il rapporto con il padre è, in ogni caso,
rimasto cordiale e di collaborazione. Quello che contava, esclusivamente, era la nostra bambina ed il suo
benessere. Fino a che, qualche anno fa, lui iniziò una relazione con una donna sposata. Si dice che non fosse
nemmeno l’unica relazione extra coniugale che intrattenesse. Ma a quanto pare, tra giochetti di ruolo, ai
due è sfuggito di mano qualcosa. Lui stesso mi confermò che tale Cinzia Cammarata, era totalmente
tormentata dal suo passato, che non perdesse occasione di controllare la mia pagina Facebook. Ero la sua
ossessione. Ma ho anche capito quanto per i due, la realtà che si erano costruiti, fosse squallida e
pericolosa. L’unica cosa che non sapevo era che il sistema avrebbe fatto gioco a questi due, che in preda a
fantasie ed ossessioni, sarebbero riusciti a fare del male a quella bambina.
Cosa intendi per fare del male?
Ogni sorta di male. Prima che venisse allontanata, Greta era qualche tempo che non voleva andare più a
casa del padre, dove a suo dire, si parlava male di me. Ed alle sue proteste, per quelle calunnie nei miei
confronti, prendeva schiaffoni da suo padre. Oppure lui, con il telefono in chiamata, tentasse di farle il
lavaggio del cervello, su questa donna, perché lei la accettasse. Ma finita la pantomima, mia figlia veniva
rimessa nel dimenticatoio. Spettatrice di teatrini sotto casa della gentildonna, che li scacciava perché stava
rientrando suo marito.
E dopo l’allontanamento?
Dopo l’allontanamento lui si è potuto dire soddisfatto. Per ciò che interessava la sua sfera emotiva, era
riuscito a fare fuori dalla sua “nuova vita” questo fardello che pesava sulla “sua Lady”. In effetti, durante le
sue visite, a detta di Greta, non mostrava ne interesse ne dedizione. Molte volte si è detta ferita da ciò. A
conferma qualche diario, dove lei scriveva di quella grande sofferenza che provava. Anche quando tornò a
casa, dopo un anno e mezzo, ribadiva continuamente il disagio in cui lui l’aveva gettata senza alcuna pietà.
Perché preferiva la sua nuova compagna.
Appena dopo il suo rientro, Pontida. Abbiamo potuto leggere la qualsiasi, circa la politicizzazione del
fenomeno e la strumentalizzazione. Cosa le andrebbe di aggiungere?
Mi va di aggiungere che questa non si può più definire “Stampa”, ma “Sciacallaggio”. Che Pontida è stata
semplicemente la terza tappa di una lotta che la mia associazione sta portando avanti da un anno. Per
Greta e per altre migliaia di bambini strappati illegalmente alla famiglia. Che c’è bisogno di un’onestà
intellettuale per trattare questi temi, che serve una riforma della giustizia in generale e che si abbia il
massimo rispetto dell’infanzia. Anziché lasciare che, questo sistema, affondi i suoi artigli nella vita di
bambini e famiglie, anziché centuplicare le problematiche con le loro prassi.
E qual è stata la prassi che, a suo avviso, delega la storia di Greta negli Affidi Illeciti?
La totale mancanza di evidenze plausibili per un’azione così forte, come Il Sequestro da Scuola, la mancanza
della deontologia da parte della Dott.Ssa Santoro Daniela, dell’Azienda Sociale Comuni Insieme (ASCI),
che gestisce la tutela minori della gran parte dei comuni della provincia di Como. Che con un colpo di
mano, senza un briciolo di scrupolo, ha distrutto in un attimo la nostra vita, nascondendosi poi ad ogni tipo
di confronto. Non so gli altri, ma se ho motivo per agire in un modo, non ho paura di confrontarmi con una
persona. Ma, con il tempo, ho scoperto tutti i meandri di questo agire criminale, di tutto il resto che
mancava, fondamentalmente, da un progetto alla comunicazione. Le bugie presenti sul primo decreto,
infatti, sono lampanti e non lasciano scuse per quanto hanno fatto a mia figlia ed a chissà quanti altri
bambini, che come cita la costituzione, hanno il sacro santo diritto di crescere in famiglia. Ma da come,
l’insieme delle figure professionali coinvolte, hanno “giocato” a favore di questo “Sistema Criminale” e
contro ogni principio umano esistente.
Sara, cosa dovrebbe cambiare, secondo te, che possa realmente cambiare qualcosa?
Innanzi tutto l’ideologia Sorosiana che perseguono i servizi sociali, ma soprattutto bisogna delegittimare la
CASTA dei Giudici. Metterli in condizione di valutare a fondo ogni situazione che arriva sopra i loro tavoli e
che siano passibili di denuncia e del contestuale pagamento in base ai danni procurati dalla leggerezza e
posizione politica, o economica, che provocano. Includendo l’incarcerazione per molti di loro che, da anni,
continuano a mietere vittime innocenti nel panorama del diritto di Famiglia. Ci vorrebbe una figura
“Efficace di Controllo”, che in realtà esiste, parlo del Garante dell’Infanzia, da cui però non abbiamo visto
un grande impegno a dissolvere i dubbi e le problematiche venute fuori da Casi come Il Forteto, Bibbiano, I
Diavoli della Bassa Modenese ed altro. Nessuna azione per punire queste prassi demoniache. Anzi, si fanno
affari ancora con Il CISMAI. La scuola che prepara questi personaggi rei soprattutto di violenza e sevizie ai
danni dei bambini.
Oggi è il Compleanno di Greta.. Com’è poterlo festeggiare assieme?
E’ il Lieto Fine di una storia, paragonabile solo all’inferno, oggi quelle Dottoresse non ghignano più, non
possono più mentire in totale libertà e noi, abbiamo potuto festeggiarlo con la nostra famiglia immersi in
grandi abbracci e sorrisi. Oggi Greta può smettere di sperare e ricominciare a sognare per davvero, di vivere
la sua vita e la sua famiglia liberamente. Ammetto che non è semplice, ma avere un figlio è una cosa
meravigliosa, questo l’ho capito il 1 Giugno 2008, quando me l’hanno messa in braccio la prima volta.
Quando ho capito che la priorità era lei e che nulla potesse essere messo davanti a lei. Ed oggi che è il suo
dodicesimo compleanno, torno a dirle grazie di esistere amore immenso della mamma! Tantissimi auguri di
Buon Compleanno!
Sara, quel’è il tuo messaggio ai nostri lettori?
Vorrei che prendessero più coraggio e consapevolezza. Che, chi è coinvolto, riconosca magari alcuni errori o
limiti e cerchi di superarli. A chi non lo è, invece, dico di non sminuire questo fenomeno, nessuno è
immune. E fino a che ci sentiremo al di sopra di qualcuno o degli eventi, purtroppo, non riusciremo a
garantire, realmente, un futuro ai nostri bambini. E che per l’occasione, ci saranno due grandi
manifestazioni a Roma, il 17 Giugno ed il 20 Giugno a Milano, dove batteremo il pugno ancora più forte,
insieme ad altre associazioni ed attivisti, per dire basta a questa ingiustizia legalizzata dallo stesso governo.
Di Ornella Testa
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