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Ezio Bosso sta già facendo danzare le stelle

E’ di stamattina la notizia della triste dipartita di Ezio Bosso, morto per una malattia neurodegenerativa che lo colpì nel 2011, lo scorso settembre annunciò l’addio al pianoforte. Quelle dita, che scivolavano leggere sulla tastiera, non rispondevano più al genio che animava quel corpo oramai afflitto dal male che inesorabile consumava il suo corpo.

Avrebbe abbracciato gli amici, disse rilasciando un intervista al corriere, ma purtroppo questa Pandemia ha chiuso queste parole in un sogno da cui Bosso non si desterà, lasciando il retrogusto amaro della voglia di emozionare ancora che si spegne lenta come una fiamma di una candela che svanisce nel buio, accompagnato da melodie che parlano di passione e sentimento, di cui ancora ne componeva le note per delle opere che, a suo triste avviso, non avrebbe potuto dirigere.

Non sapeva come sarebbe stato il post emergenza, ma nel suo oblio sicuramente nutriva la speranza e la voglia di un domani che ha reso musica.

Eppure Ezio vivrà per sempre, un talento innato e indistinguibile che ha tessuto opere che resteranno nell’eternità come il suo sorriso immenso e quelle note che si fondono armoniose nella testa, animando i corpi e risvegliando in loro emozioni e ricordi di una vita che riecheggia in tutte le fibre del nostro essere.

E quindi arrivederci Ezio, ti saremo eternamente grati per il dono che hai lasciato prima di librarti in volo verso quel cielo a cui la gente, ascoltando le tue note, rivolgeva il volto rigato da lacrime di gioia e dolore, di pura emozione. E negli appunti per il dopo scriveremo di te che, ora libero da questa prigionia forzata e dalla malattia che da anni affliggeva il tuo corpo ma non la tua anima, farai danzare le stelle che brilleranno di più immerse nelle melodie che hanno scritto la storia della musica dei nostri tempi.

15 maggio Sara De Ceglia



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